MissRebs

Hai pienamente ragione su tutti i punti, soprattutto quello della motivazione: perché buttare via tempo per fare uno sprite o un disegno che poi tanto verranno ignorati? Se il capo è il primo che fa il depresso e dice che il progetto è fermo fino a settembre per mancanza di motivazione e poi si sveglia qualche giorno dopo ad organizzare un piano di lavoro fiscalissimo per l'estate non sembra un po' una presa in giro? Soprattutto quando il capo in questione, nonostante tu abbia sempre lavorato, arriva a ricattarti con messaggi d'incoraggiamento scritti a lui mesi prima quando le cose andavano in modo leggermente diverso, ignorando però quegli elementi che davvero non stanno facendo niente da tempo. Purtroppo, quando succedono cose del genere in gruppi di lavoro, la soluzione è solo una: chiuderlo....può sembrare severa come decisione, però, se non c'è più fiducia e sono più le volte che si litiga di quelle che si va d'accordo, allora è meglio così per tutti, perché da lavoro piacevole diventa inutile perdita di tempo. Ultima cosa: un capo dovrebbe accettare anche consigli o critiche da gente del suo team, perché puoi comandare quanto vuoi, però errare è umano e, soprattutto in momenti di crisi, bisogna accogliere tali critiche e non respingerle solo perché tu sei il capo e i tuoi collaboratori valgono di conseguenza meno di te. Una collaborazione non deve essere una dittatura nella quale, se si osa provare a far capire al capo che certe scelte possono nuocere al gioco stesso, allora si viene insultati e scherniti da tutti i membri del progetto che lo difendono a spada tratta solo perché lui ha il potere.

Mettere insieme un team non è mai semplice, ma se lo si riesce a far funzionare i benefici sono indubbiamente superiori a quelli del lavorare da solo.
 
Anche io ho provato l' "ebrezza" di lavorare in team una volta, anni fa, e non funzionò. Forse l'ho gia narrata questa storia a qualcuno, ma quando avevo più o meno una ventina d'anni (diciannove credo), assieme ad altre 3 persone diedi vita al progetto "Undersoft" (Under perchè ci radunavamo nella 'ghost caverna' che è fondamentalmente uno sgabuzzino diventato prima sala prove e poi ampliato e reso vivibile, e Soft come riferimento alla famosa casa giapponese)
 
Il progetto ebbe vita breve per due motivi, uno non dipendente da noi, ma semplicemente il making era un hobbie, noi eravamo quattro ragazzi con una vita abbastanza piena, io ero il più giovane dei quattro, avevo appena finito il liceo e di li a poco sarebbe iniziato l'anno di leva obbligatoria (dove manderei a calci in culo un paio di persone, oggigiorno, ma tralasciamo... XDDD), altri due erano studenti universitari e un altro lavorava 12 ore al giorno in una fabbrica, quindi capite che gia non era facile... il secondo motivo, invece, era imputabile a noi come squadra: non c'era sempre chiarezza su chi doveva fare cosa, e quando c'era nessuno se ne fregava XD
 
Ognuno voleva mettere il proprio contributo alla trama, ognuno voleva gli sprite disegnati in un certo modo, ognuno voleva le mappe in un certo stile, etc... come potete immaginare il progetto undersoft fallì dopo circa un mese con un nulla di fatto.
 
Da questa esperienza, e da altre piccole collaborazioni qua e la, ho trovato un massimo di tre "tipologie" di team che possono funzionare, tutte le altre collaborazioni sono - a mio avviso - destinate a fallire, vuoi per noia, vuoi perchè il desiderio di affermazione del singolo prima o poi intralcia il lavoro di squadra.
 
Tipo 1: I Mercenari
E' il tipo di "squadra" più semplice da trovare, in realtà non è un vero team, in quanto il progetto appartiene ad un singolo programmatore, di solito è bravo ad utilizzare il tool in questione, ma - come nel mio caso - è negato in altri campi quali la grafica e la musica, oppure è competente ma non ha il tempo di dedicarsi a tutto, senza contare che i suoi sforzi sarebbero divisi per quattro (se consideriamo solo i quattro aspetti fondamentali: trama - programmazione - grafica - sonoro), quindi "assolda" altre persone che facciano il lavoro per lui. Assoldare può essere inteso sia proprio su commissione, cioè pagando, sia in cambio di favori (tu fai il chara  a me io scrivo i dialoghi a te), o - se siete fortunati e senza alcuna vergogna - tramite schiavismo XDDDD
 
Il vantaggio immediato sta nel fatto che ai mercenari in questioni non interessa mettere bocca nel vostro progetto, il suo scopo è disegnarvi la grafica/comporre l'audio/sistemarvi i dialoghi/trovare i bug del gioco. Lo svantaggio sta invece nel fatto che questa collaborazione dovrà necessariamente essere ripagata, quindi - soprattutto se il lavoro è su commissione - vi porterà via soldi (il che potrebbe non necessariamente essere un problema se il progetto è commerciale), oppure, se ve lo fanno come favore, dovete per forza di cose rimettervi a quando i vostri collaboratori hanno tempo e voglia (non lo dico in senso negativo nei loro confronti, anzi... in fondo vi stanno facendo un favore, sarebbe anche assurdo che andasse ad assillarli per dirgli di sbrigarsi)
 
Tipo 2: Il Gruppo Fantasy
Chi ha giocato a D&D sa di cosa parlo; il un gruppo che si rispetti c'è il Guerriero, il Mago, il Guaritore e il Tank. Ognuno di loro ha un ruolo specifico a cui deve attenersi perchè la squadra sopravvia; se il guaritore non cura il tank perchè vuole andare avanti ad affrontare i nemici a viso aperto, non solo morirà, ma causerà la morte del tank, che lascerà il mago e il guerriero senza nessuno che li protegga; come c'entra questo con la programmazione?
Semplice, un team di lavoro deve funzionare allo stesso modo: il grafico deve fare il grafico, non dire al compositore che note deve usare; il compositore non deve dire allo storyboarder come scrivere o come "girare" una certa scena; il programmatore non deve pretendere che il grafico utilizzi forzatamente uno stile che non è il suo;
Fondamentalmente si tratta di un "evoluzione" del team dei mercenari, con il vantaggio più grande che non dovete commissionare lavori o attendere favori, in quanto dovrebbe essere loro "dovere" (morale se non altro) contribuire e rispettare i tempi per non lasciare indietro il progetto. Questo gruppo funziona meglio se si stabilisce un giorno o due alla settimana da dedicare assieme a questo hobbie, per cui ci si riunisce in un luogo tutti assieme, senza distrazioni, ognuno col suo portatile, a lavorare tra una chiacchierata e un paio di birre.
Purtroppo oltre ad essere il team ideale, è anche quello più difficile da realizzare, in quanto, come gia accennato, spesso il desiderio di affermazione del singolo finisce per mettere i bastoni tra le ruote al lavoro di squadra, a creare attriti tra amici, etc... oppure, altro problema che si verifica spesso, per motivi di forza maggiore un membro del gruppo deve abbaondare il progetto, spesso è difficile o addirittura impossibile sostituirlo, e alla fine il progetto, o meglio l'interesse nel progetto va scemando, e il lavoro viene eventualmente accantonato. Non è un caso che molte partite a D&D finiscono perchè qualcuno dei giocatori sparisce... xDDD
 
Tipo 3: Brothers in Arms
E' un team piccolo, fatto da due, massimo tre (ma gia in tre si rischia il terzo incomodo rompa le bolas XDD) persone con grande affiatamento tra loro, buoni amici e/o coppie di fidanzati con la stessa passione verso i videogiochi e il making. Ovviamente anche qui è necessario avere un po' di adattabilità per venire a compromessi col vostro collega, in oltre, per ovvie ragioni, è necessario che i pochi membri del mini-team ricoprano ruoli diversi tra loro; sarebbe anche auspicabile che siano in grado di ricopire almeno due ruoli a testa. Questo tipo di team, in fine, funziona egregiamente quando si cerca di "imitare" (di nuovo, non nel senso negativo del termine) un filone famoso, ad esempio fare un gioco "alla Silent Hill"; allora, entrambi conoscono silent hill, entrambi sanno cosa si fa e cosa non si fa in silent hill, entrambi sanno cosa funziona e cosa no, e questo gia riduce i tempi "decisionali".
 
 
Ultima parentesi, sul punto delle critiche, io personalmente non le accetto mai, nemmeno se "costruttive";
primo perchè spesso sono costruttive solo nella testa di chi le fa xD
Secondo perchè chi le fa non vive nella mia testa, quindi non conosce il progetto così come ce l'ho in mente io, non è a conoscenza del "disegno finale", per questo stresso sempre i makers a NON modificare mai il proprio gioco in base ai pareri degli altri, per quanto competenti possano essere. Tanto comunque si lamenterà qualcun altro se cambierete qualcosa che a loro piaceva... non si possono accontentare tutti, anzi, nove volte su dieci l'unico effetto che ottenete è che riguardate il progetto, vi rendete conto che non è più "vostro" e lo accantonate perchè non vi ispira più... le critiche al massimo (se proprio non ci si può astenere, anche se bisognerebbe avere l'umiltà di domandarsi se si è in qualche modo "qualificati" a farne, spesso la gente confonde i loro gusti con un giudizio obiettivo...) si fanno al gioco concluso, sempre che non si abbia la presunzione che poi l'autore modifichi il gioco ormai concuso XDDD

Hai pienamente ragione su tutti i punti, soprattutto quello della motivazione: perché buttare via tempo per fare uno sprite o un disegno che poi tanto verranno ignorati? Se il capo è il primo che fa il depresso e dice che il progetto è fermo fino a settembre per mancanza di motivazione e poi si sveglia qualche giorno dopo ad organizzare un piano di lavoro fiscalissimo per l'estate non sembra un po' una presa in giro? Soprattutto quando il capo in questione, nonostante tu abbia sempre lavorato, arriva a ricattarti con messaggi d'incoraggiamento scritti a lui mesi prima quando le cose andavano in modo leggermente diverso, ignorando però quegli elementi che davvero non stanno facendo niente da tempo. Purtroppo, quando succedono cose del genere in gruppi di lavoro, la soluzione è solo una: chiuderlo....può sembrare severa come decisione, però, se non c'è più fiducia e sono più le volte che si litiga di quelle che si va d'accordo, allora è meglio così per tutti, perché da lavoro piacevole diventa inutile perdita di tempo. Ultima cosa: un capo dovrebbe accettare anche consigli o critiche da gente del suo team, perché puoi comandare quanto vuoi, però errare è umano e, soprattutto in momenti di crisi, bisogna accogliere tali critiche e non respingerle solo perché tu sei il capo e i tuoi collaboratori valgono di conseguenza meno di te. Una collaborazione non deve essere una dittatura nella quale, se si osa provare a far capire al capo che certe scelte possono nuocere al gioco stesso, allora si viene insultati e scherniti da tutti i membri del progetto che lo difendono a spada tratta solo perché lui ha il potere.

Buongiorno a tutti , era da tanto che non aprivo discussioni, ma comunque oggi volevo aprire questa discussione per come la penso io su queste "collaborazioni", e che io e la mia metà @@MissRebs abbiamo in qualche modo subito nel corso degli anni.
 
1: Idee non proprio chiare
 
La cosa che non sopporto di un collaboratore è che non ha mai le idee chiare su quello che vuole veramente, voglio dire, sta sempre a modificare la Trama, il nome del Gioco non gli piace, le mappe e cose così. Insomma combattono per mesi su delle cose per il Gioco, che poi alla fine non sa nemmeno lui alla fine cosa vuole XD, pensando che creare un videogioco sia una cosa da niente, e tenendo solo in considerazione che lui ha giocato a più giochi di voi XDD. Ecco il termine adatto è questo:
 
 Disorganizzato
 
Il consiglio che voglio dare a chi entra in questo mondo è quello di fare qualche ricerca al riguardo, cosa bisogna fare prima di sviluppare un videogioco, come bisogna muoversi in questo mondo, e quali sono le regole da rispettare per far si che un gioco esca. Se non sapete dove sbattere la testa vi metto il link del Topic del Juster sul Game Design Document, e sul Setting e Ambientazioni di gioco di Ghost Rider
 
Game Design Document by TheJuster
http://www.makerando.com/forum/topic/1479-gdd-game-design-document/
 
Ambientazioni e Setting di Gioco by Ghost Rider
http://www.makerando.com/forum/topic/63-ambientazioni-e-setting-di-gioco/
 
2: Demotivazione
 
E' inutile spiegarvi che cos'è la Demotivazione, dato che è il contrario della parola "Motivazione", ma di norma in un Team di Lavoro, Scuola, o in un posto di Lavoro, la Demotivazione c'è sempre, portando così il lavoratore non solo di non lavorare più, ma di lasciare il posto di Lavoro in generale, sentendosi dire questa frase dal capo:
 
"Se non vedo la motivazione giusta non si può lavorare, e così il lavoro non andrà mai avanti"
 
Praticamente pretende la motivazione quando è il primo a non darla, diciamoci la verità, non sono io (lavoratore) a darti la motivazione, sei tu che devi darla a me, per poi darti un lavoro soddisfacente e gratificante per te e per l'intero gruppo di Lavoro. E' psicologia alla fine, è una cosa molto intuitiva ma che spesso nessuno ci fa caso
 
3: E' inutile dare tanto se sei un collaboratore
 
Mi è capitato di dare tanto ad alcuni collaboratori e di non ricevere la giusta premiazione per il proprio lavoro, o per un favore che si è fatto per far contento il proprio capo, per via della stima, simpatia e cose varie. Il mio consiglio è di non fare tanto per lui/lei, perché tanto poi alla fine se un giorno tu non potrai lavorare per lui, avrà la faccia come il culo di dirti:
 
"Tu non hai fatto niente"
"Non prenderti pause perché sono scuse pessime"
"E' inutile che fai la vittima perché stai male fisicamente"
 
Insomma cose di questo tipo che ho vissuto in prima persona, alla fine è inutile dare tanto se poi alla fine non ricambia, ma questa cosa alla fine è scontatissima xD
 
4: Me ne sbatto delle critiche
 
Le critiche non piacciono a tutti, ma purtroppo se sono costruttive e fatte per migliorare il proprio lavoro devono essere accettate e prese in considerazione, questo nel magico mondo del lavoratore, ma del Capo questa regola non è proprio stampata nella sua testa XD, rispondendo sempre in maniera sbagliata e mostrando un comportamento infantile, come se il suo lavoro è perfetto, indiscutibile, spettacolare, insomma un sacco di cose positive che si sente nella sua testa XDD
 
Credo di aver tutto, ho detto ciò che pensavo in anni e anni di collaborazioni, tra piccoli progetti mai nati, e quelli nati. Sono del detto che dice: Chi fa per se, fa per tre
 
E quindi alla fine è meglio starsene per cavoli propri, e di lavorare in collaborazione solo se te pagano come se dice a Roma XD
 
Raccontate qui la vostra esperienza , che tipo di collaboratori avete avuto e cose del genere
 
Qui dal Mistah è tutto
 

Ciao a tutti, mi chiamo Rebecca e ho 16 anni. Sono la ragazza di MrSte e lo aiuterò nei suoi progetti e nei vari disegni per Akuma no Gakko
 
Spero di trovarmi bene qui :3